LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Laura Turra
Dove hai fatto il nido

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

È svanita la mia voce
come un seme di fiore
soffiato nell’aria.
Le parole sono cadute
oltremare
dove non ho casa
né memoria.
Potesse un canto
riportarti a me!
Sosto nel sogno
dove ancora posso
lasciare il dolore
tenerti per mano
su una via immaginata
e sul pendio del tempo
trovare il posto
dove hai fatto il nido.

 

 Laura Turra - 22/04/2017 13:00:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Cari Leonora e Nando, infinite grazie per ogni vostra parola, ma soprattutto per il tempo speso, per la cura e l’attenzione che mi dedicate.
È per me bellissimo il confronto che nasce qui tra chi scrive e chi legge.
Io ne traggo davvero benefici stimoli per il lavoro compositivo.
Vi dico che alla fine ho deciso di lasciare il testo nella sua versione originale, un po’ per rispetto a chi lo ha letto e commentato in quella forma.
Mantengo l’ottativo che più si avvicina al senso che voglio abbia il testo.
La parola tetto invece di posto mi piace.
Pubblicherò una seconda versione, in omaggio a Leonora per i suoi consigli e la conserverò tra le altre mie.
Del resto una delle mie poetesse preferite se non la preferita, Emily Dickinson, sovente ha scritto differenti versioni delle sue poesie, perché non posso fare lo stesso?
Grazie ancora a voi e a tutti.

 Leonora Lusin - 22/04/2017 08:27:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Hai proprio ragione Nando. Credo che Laura, da quanto mi dice, accetterà tetto al posto di posto (!). Forse basterebbe, per depotenziare "l’eccesso dell’invocazione" usare il corsivo.
Laura,domina, facci sapere cosa ne pensi.

 Nando - 22/04/2017 08:07:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Credo che nella poesia ogni personale perda se stesso, quando è poesia, cioè quando nella forma la scrittura diventa specularità della lettura nelle sue infinite possibilità; se penso ad esempio alla Lamarque...
"Potesse un canto...", trovo questa soluzione migliore di quella proposta da Leonora, poiché in armonia discorsiva con quella voce smarritasi nel lamento di un canto dolente, che ha sperimentato tutta la propria impotenza di fronte alla separazione; ecco quindi l’opportunità dell’ottativo e non del condizionale interrogante, poiché l’esperienza è che " le parole sono cadute oltremare dove non ho casa né memoria"; solo l’immaginazione nell’immanenza temporale del qui e ora, anche se solo in veste di sogno, unica dimensione dove la ragione può rinunciare a se stessa, la trasfigurazione naturale della realtà, in questo esserci che non dispone dell’essere, è possibile di nuovo annidare il proprio lutto, sia in senso pieno che lato.
Apprezzo molto le osservazioni periziali di Leonora, sempre di ottimo contributo, cui non posso rispondere se non con l’ascolto, non avendo io né forma di cultura né sapere, tuttavia trovo questo tuo testo già molto bello così, bellezza che dalla forma sale al senso e assieme entrambi diventano volo poetico di coloro che leggono.
Ti abbraccio forte

 Laura Turra - 21/04/2017 07:51:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Grazie Alberto, trattengo il tuo augurio come un talismano per questo nuovo inizio. Sia lieto il giorno, anche per te.

Leonora, grazie dell’apprezzamento. Sto andando al lavoro, mi soffermo più tardi sui tuoi suggerimenti. Ti anticipo che qualche modifica la faccio. Albero non mi piace, forse tetto sì.
A dopo, ciao

 Leonora Lusin - 21/04/2017 07:13:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Molto bella. Perché Giovanni dice che è troppo personale? La poesia grazie a dio, non è soggetta alle leggi sulla privacy.
Suggerisco,Laura perdonami, si sostituire "posto" con albero o tetto. in questo modo si àncora il tutto ad una immagine. E si toglie qualche assonanza di troppo. E anche, al posto di un ottativo, mettere un condizionale "Potrebbe un canto riportarti a me?

 Alberto Becca - 21/04/2017 06:06:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Voce che si perde, parole che cadono, sogni svaniti, nidi svuotati... il testo pone in modo anche drammatico il tema della privazione, della perdita (inaspettata ?) del distacco, dell’ andata senza ritorno.... Il mio augurio (e la speranza) è che la lirica stessa abbia un seguito, che si possa costruire un altro nido, che possano risuonare altre voci, che la vita non sia piu’ immaginata ma vissuta in pienezza, serenità, gioia

 Laura Turra - 21/04/2017 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Ferdinando, il tuo è un commento bellissimo, pura poesia. Ti sono davvero grata per questo dono.

 Ferdinando Giordano - 20/04/2017 21:13:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Giordano » ]

La tua lingua nubile: fresca saggina, saggezza lirica; se l’aridità dei ricordi insabbia la vita, qui è umida coltre il canto.

 Laura Turra - 20/04/2017 14:16:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Giovanni, grazie di cuore per la lettura. Anche una tua piccola nota è sempre gradita. Un caro saluto

 Giovanni Baldaccini - 20/04/2017 13:27:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Dolente e morbida, ma troppo legata al personale per aggiungere altro.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.